Quando si parla di finestre moderne, l’elemento più importante spesso non è il telaio, ma il vetro. Più precisamente, la vetrocamera.
Vediamo insieme cos'è, come si leggono i suoi parametri e i suoi valori, e quali sono le caratteristiche da considerare per scegliere quella più adatta alla tua casa.
La vetrocamera è un sistema composto da due o più lastre di vetro separate da un’intercapedine riempita con gas isolante (solitamente Argon) e sigillate lungo tutto il perimetro.
Questo sistema serve a garantire isolamento termico, acustico e sicurezza.
La configurazione standard della vetrocamera che utilizziamo è la seguente:
3+3.1 / 16 Argon SW / 3+3.1 b.e. ONE
Cosa significano tutte queste sigle?
Sì, leggendo le sigle del vetro ti sarà sembrato probabilmente di leggere la bolletta del gas.
Ma è proprio lì dentro che si nascondono:
La tua comodità in inverno
Il tuo riposo in una stanza silenziosa
La tua sicurezza
E anche la luminosità dei tuoi spazi
Ogni sigla racconta una storia di comfort, sicurezza, isolamento.
Ed è proprio questo il nostro lavoro: tradurle per te, consigliandoti il vetro giusto per le tue esigenze, senza farti perdere la testa (o la pazienza!).
Vediamo il significato della sigla nel dettaglio:
3+3.1: indica un vetro stratificato, cioè due lastre da 3 mm unite da una pellicola plastica PVB da 0,1 mm. In caso di rottura, il vetro non si sbriciola, ma si crepa creando una "ragnatela", senza cadere.
16 Argon: è lo spessore dell’intercapedine tra i due vetri, riempita con gas Argon, che riduce drasticamente la dispersione di calore rispetto all’aria normale.
3+3.1 b.e.: è un altro vetro stratificato come sopra, ma con trattamento basso emissivo (b.e.)
ONE: significa che il trattamento basso emissivo è applicato su una sola superficie interna del vetro, generalmente sulla superficie 2, per riflettere il calore verso l’interno in inverno e migliorare l’isolamento.
La canalina è il profilo perimetrale che separa e tiene unite le due lastre di vetro.
In passato era costruita in alluminio, ma oggi si usano canaline chiamate warm edge (“bordo caldo”) o swiss spacer, fatte di materiali isolanti che riducono la dispersione termica e evitano la formazione di condensa.
Le vetrocamere possono essere progettate con caratteristiche diverse per rispondere a esigenze specifiche.
Più strati, più pellicole, più resistenza.
I vetri stratificati antisfondamento proteggono da urti accidentali o tentativi di effrazione. La loro struttura trattiene i frammenti in caso di rottura.
Per chi desidera un livello di protezione superiore, ecco una panoramica:
Classe |
Protezione |
Spessore medio |
P4A – P5A |
Urti accidentali, anticalcio & pallonate del sabato pomeriggio |
~8–10 mm |
P6B – P8B |
Resiste a mazze, leve e ladri poco pazienti |
~20–28 mm |
BR4 – BR5 |
Può fermare pistole come .44 Magnum |
~30–40 mm |
BR6 – BR7 |
Ti difende anche da fucili d’assalto |
~40–60 mm |
UL752 Liv.10 |
Fermerebbe un proiettile da .50 BMG… e forse anche il camion che lo trasporta |
~70–90 mm |
Questi vetri sono realizzati con più lastre e più pellicole PVB, unite in strati sovrapposti. La loro resistenza è impressionante, ma pesi e costi aumentano proporzionalmente con la classe.
Aumentando lo spessore delle lastre e utilizzando vetri con spessori dissimili (es. 4 e 6 mm), si riducono in modo significativo i rumori provenienti dall’esterno. Questo perché frequenze sonore diverse faticano a passare attraverso materiali con spessore variabile: un trucco semplice ma molto efficace.
Un altro alleato prezioso è il PVB (polivinilbutirrale), una speciale pellicola plastica interposta tra le lastre di vetro stratificato. Oltre a fornire sicurezza, il PVB smorza le vibrazioni sonore, migliorando ulteriormente l’isolamento acustico. Non a caso è spesso utilizzato nelle vetrate dei parabrezza, ma anche nelle case che vogliono un po’ più di pace e silenzio.
Con l’uso di vetri selettivi, si riflette parte dell’energia solare, riducendo il surriscaldamento degli ambienti in estate. Sono ideali per esposizioni a sud o ovest, dove il sole picchia duro.
Il triplo vetro è formato da tre lastre e due intercapedini riempite di gas Argon. Offre un isolamento termico superiore, ma non è sempre la scelta giusta.
È consigliato per case nuove o già dotate di cappotto termico.
In una casa non isolata, invece, potrebbe causare squilibri: l’elevata tenuta della finestra riduce il ricambio d’aria, causando muffe e condensa interna.
Nei nostri preventivi troverai due valori importanti:
Ug: isolamento del solo vetro
Uw: isolamento dell’intera finestra (vetro + telaio)
Più basso è il valore, più performante sarà l’isolamento.
Occhio a non confondere i due!
Una delle caratteristiche naturali del vetro è una leggera tonalità verdastra, causata dagli ossidi di ferro presenti nella materia prima.
Questo effetto si accentua con lo spessore, e molti clienti ci dicono:
“Mi sembra entri meno luce...”
“Il cielo prima era più azzurro!”
La soluzione si chiama vetro extrachiaro: un vetro privo di ossidi, neutro, più trasparente, e con colori reali.
ìIl vetro extrachiaro è particolarmente utile in combinazione con l’uso di tripli vetri, per evitare che l’aumento di spessore comprometta la qualità della luce negli ambienti.
Il vetro è sempre vetro, penserai.
Ma come hai visto, può cambiare tutto: temperatura, luce, sicurezza, silenzio.
Sottovalutare questi aspetti è come comprare un’auto sportiva e montarci le ruote di un tagliaerba.
Funziona lo stesso, ma l’esperienza non sarà all’altezza!
Da Bocchio Serramenti non vendiamo solo finestre: ti aiutiamo a scegliere il vetro giusto per la tua vita.